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I segreti del cronometraggio

E’ stata inaugurata sabato 12 settembre la mostra intitolata “Ieri e oggi – il cronometraggio dal 1940 ad oggi”.

Un’occasione unica per vedere dal vivo cosa si “nasconde” dietro i record del mondo, come si rileva un arrivo al millesimo di secondo. Dalla corsa podistica alla gara di motonautica, dal kart al nuoto. Ogni disciplina ha le sue peculiarità e i nostri cronometristi saranno presenti per raccontare chi sono i “signori del tempo”.

Nata nel 1940 è cresciuta negli anni fino a diventare una delle più attive associazioni della Federazione Italiana Cronometristi (FICr). Una lunga storia fatta di passione per lo sport, dedizione, competenza, curiosità e disciplina. Tutte doti necessarie per essere Cronometristi con la C maiuscola. Dal nostro operato dipende la regolarità e certezza del risultato; come si dice sempre in questo ambiente: i cronometristi sono i notai del tempo.
Bisogna sempre garantire la misura della prestazione agonistica agli atleti, dagli amatori che si confrontano per la prima volta sul campo di gara ai professionisti che devono abbattere i tempi per qualificarsi alle Olimpiadi. Tutti loro si allenano settimane, mesi, anni, con fatica e sacrificio, ed è nostro compito non deluderli.

Si dà poca importanza alla figura del cronometrista perché il tempo è qualcosa che viene dato quasi per scontato. In molti sport l’importante è arrivare davanti a tutti, ma bisogna misurare questa prestazione, stabilire in modo univoco che quell’atleta è effettivamente il primo a passare il traguardo.

Le tecnologie in questo ambito si sono evolute in maniera esponenziale. Dagli orologi analogici degli anni ’40 ai cronometri con una precisione di un decimillesimo di secondo (0.0001 secondi) del nuovo millennio. Dalla carta e la penna alle classifiche in tempo reale via internet, direttamente sul telefono degli allenatori e delle squadre.

Per stare al passo con questo progresso anche la figura del cronometrista si è dovuta evolvere, acquisendo nuove competenze e professionalità. Nonostante questo, sebbene gli strumenti informatici la facciano da padrone, le capacità manuali e i riflessi pronti sono ancora necessari. Il cronometraggio cosiddetto “manuale” è ancora presente in ogni manifestazione, così da avere sempre dei dati di riserva o da confrontare con il cronometraggio “automatico”.


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