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Jeffrey Tate dirige l'orchestra del Teatro La Fenice al Teatro Malibran

Sabato 23 aprile  alle 17 al Teatro Malibran, Jeffrey Tate dirigerà l’Orchestra del Teatro La Fenice nella Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore WAB 105 di Anton Bruckner, nell’ottavo concerto della Stagione Sinfonica 2015-2016.

È Jeffrey Tate il vincitore del Premio Una vita nella musica 2016. La cerimonia di consegna del Premio – fondato nel 1979 da Bruno Tosi per celebrare le personalità più illustri della scena musicale internazionale e giunto nel 2016 alla sua ventinovesima edizione – avrà luogo venerdì 22 aprile 2016 alle ore 12.00, nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice. Il nome del maestro inglese si aggiungerà così a quelli di Arthur Rubinstein, Andrés Segovia, Karl Böhm, Carlo Maria Giulini, Yehudi Menuhin, Mstislav Rostropovič, Gianandrea Gavazzeni e Franco Ferrara, Nathan Milstein, Leonard Bernstein e Francesco Siciliani, Nikita Magaloff, Isaac Stern, Maurizio Pollini, Raina Kabaivanska e Luca Ronconi, Salvatore Accardo, Claudio Abbado, Carla Fracci e Renzo Piano, Ruggero Raimondi, Pier Luigi Pizzi, Zubin Mehta, Alfred Brendel, Claudio Scimone e I Solisti Veneti, Daniel Barenboim, Carlo Bergonzi, Gidon Kremer, Aldo Ciccolini, Myung-Whun Chung, Salvatore Sciarrino e Yuri Temirkanov: un albo d’oro di assoluto prestigio che conferma la levatura del Premio e ne fa uno dei simboli riconosciuti dell’incontro tra la città di Venezia e la grande musica.

Organizzato dalla Fondazione Teatro La Fenice e coordinato da un comitato scientifico formato da Mario Messinis (presidente), Oreste Bossini, Massimo Contiero, Andrea Estero, Gian Paolo Minardi, Giorgio Pestelli e Francesca Valente, il prestigioso riconoscimento veneziano comprende dal 2013 una sezione «Nuove generazioni», con tre premi destinati ad artisti e studiosi under 40 (35 per gli interpreti) che si siano distinti nell’ambito della composizione, dell’interpretazione e della ricerca musicologica. Accanto a Jeffrey Tate riceveranno così il Premio Una vita nella musica - Giovani il pianista Benjamin Grosvenor, il compositore Vittorio Montalti e il musicologo Francesco Fontanelli.


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