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Marghera Estate, i Rumatera chiudono la kermesse. Apre il concerto Herman Medrano

Chiusura con il botto il 26 luglio 2018 per il Marghera Estate, con i Rumatera e il loro punk veneto: alle 21 a salire sul palco per chiudere con successo la stagione di musica e spettacoli ci pensa il trio veneto diventato famoso a livello internazionale grazie al loro modo di portate in musica uno stile di vita.

La band

La data finale della manifestazione di musica spetta ai Rumatera, band che rappresenta un'eccezione più unica che rara nel panorama musicale italiano. I ragazzi, tutti provenienti dalla provincia di venezia, sono stati in grado di unire le tradizioni della propria terra e l'uso del dialetto alla lezione punkrock della scuola californiana anni '90. La band nasce nell'estate del 2007 dall'idea dei quattro musicisti fondatori: Daniele Russo e Giovanni Gatto, precedentemente militanti nei Catarrhal Noise, Giorgio Gozzo e Luca Perin precedentemente militanti nei Budregassi. Intento della band è quello di portare in musica lo stile di vita e la mentalità dei Tosi de Campagna e rappresentano la rivincita di quel mondo fatto di tradizioni, di provincia e di ruspante genuinità contro il messaggio omologante dei talent e reality.

Herman Medrano

L'apertura del concerto è affidato a Herman Medrano, rap entrato nella scena musicale veneta con le sue rime graffianti tipicamente in dialetto padovan-veneziano. Con gli anni ha via via consolidato la sua materia, ispessito la voce, non solo per raccontare come siamo fatti, ma soprattutto per denunciare il marcio che caratterizza molti strati della società contemporanea. Forse è proprio la sua critica attuale e frizzante che lo rende unico e sempreverde. Le sue provocazioni in rima, condite da un tagliente umorismo ed ironiche osservazioni, muovono la folla conquistando il pubblico dei cultori dell’hip-hop e non.


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