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Teatro, Isabelle Adjani riporta in vita il mito senza tempo di Marilyn

Si alza il sipario, sabato 15 ottobre (ore 19.00) al Teatro Stabile del Veneto, che inaugura la nuova stagione del Goldoni di Venezia con Le Vertige Marilyn, ideato e diretto da Olivier Steiner e Emmanuel Lagarrigue con Isabelle Adjani. Con una prima nazionale ed esclusiva italiana, sul palcoscenico del più antico teatro veneziano, la pluripremiata attrice francese e candidata due volte agli Oscar celebra il mito di Marilyn Monroe a 60 anni dalla sua scomparsa e apre il cartellone firmato dal direttore artistico del TSV, Giorgio Ferrara. Lo spettacolo, in lingua francese con sopratitoli in italiano e inglese, sarà in scena anche domenica 16 ottobre (ore 16.00).

Una donna in un sontuoso abito nero firmato Dior – ispirato a quello che Marilyn indossò nell’ultimo servizio fotografico di Bert Stern – è presente sul palcoscenico mentre il pubblico entra, la si vede in controluce. Sopra di lei un’imponente struttura con ventiquattro fari, come le ore della giornata. Un’installazione metallica che sembra una Torre di Babele. E la sua voce al telefono. Chi è? Isabelle Adjani? Marilyn Monroe? Entrambe? Nessuna delle due? Con Le vertige Marilyn va in scena la storia di una stella che vacilla. A metà tra la lettura e la performance, un monologo interiore con il pubblico, che diventa voce diretta e, a tratti, registrazione fuori campo.

Lo spettacolo, co-prodotto da TS3 - Fimalac Entertainment e Teatro Stabile del Veneto–Teatro Nazionale, nasce dalle ricerche effettuate da Olivier Steiner setacciando sia le ultime interviste a Marilyn, rilasciate appena due giorni prima della sua morte, sia quelle a Isabelle Adjani. Costantemente alla ricerca di cibo per la mente, di corrispondenze, di un dialogo tanto inaspettato quanto improbabile, di una possibile sorellanza, di un momento di estasi, di una vertigine. Attorno alla sceneggiatura Emmanuel Lagarrigue ha costruito un’installazione fatta di luci e suoni.


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