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Cosa Nostra spiegata ai bambini: Ottavia Piccolo in scena al teatro di Mira

Al nastro di partenza l’edizione 2022-2023 della stagione teatrale di Mira il Teatro fa centro, progetto culturale promosso ed organizzato dal Comune di Mira con la collaborazione con Arteven, Circuito Multidisciplinare del Veneto. Fino al giorno del primo spettacolo è possibile acquistare l’abbonamento per l’intero programma di otto appuntamenti da non perdere.

Il sipario del Teatro Villa dei Leoni si apre sabato 12 novembre alle ore 21 con Ottavia Piccolo insieme a I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo con Cosa Nostra spiegata ai bambini di Stefano Massini, musiche di Enrico Fink.

A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole. Trovarle. Infine dirle, ad alta voce. La cosa più semplice. Raccontare di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, la Dottoressa, è eletta Sindaco. Raccontare poi di come sempre nel mese di aprile, di un anno dopo, il giorno 13, Elda Pucci, la Dottoressa, è sfiduciata. Raccontare infine di come a distanza di ancora un anno, il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salta in aria spinta da due cariche di esplosivo.

Nel prima, nel mezzo, nel dopo, lì dove tutto si impasta come la calce, come la colla, i miliardi dell’eroina, gli assassinii del Generale Dalla Chiesa, di Michele Reina, di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, dello scrittore Pippo Fava, il cemento di Vito Ciancimino, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina. Chiddi forti, chiddi no e chiddi più. E la città di Palermo che per la prima volta, durante il mandato di Elda Pucci, la Dottoressa, si costituisce parte civile in un processo di mafia. Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire.

Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno. Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce: personaggi come Haifa in Occident Express o come Elda in Cosa nostra spiegata ai bambini.


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