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Torna la Pirola Parola di Noale: il 6 gennaio festa popolare con fuochi, cibo e giochi

Sono iniziati a Noale i preparativi per la Pirola Parola, antica festa de ‘a Pifania’ che, sabato 6 gennaio (in caso di maltempo domenica 7), concluderà le festività natalizie. È la Pro Loco da anni ad organizzare una rappresentazione (riconosciuta come “Meraviglia d’Italia”, titolo dato agli eventi più belli realizzati nel Belpaese) che ripropone in chiave moderna la tradizione contadina dell’accensione di fuochi propiziatori che servivano agli anziani di un tempo a trarre il presagio per il nuovo anno osservando la direzione presa da fumo e faville.

L’inizio della rievocazione è previsto per le 15, quando da piazza XX settembre partirà il corteo che raggiungerà poi piazza Castello. Da qui, al ritmo della musica suonata dal Corpo Filarmonico, raggiungerà i giardini Beggio e la rocca dove si potrà assistere alla presentazione dei Borghi, al rito dell’accensione della Pirola Parola accompagnati dai canti del gruppo folk I toca mi, alla lettura del ‘pronostego’ da parte del vate, all’estrazione della lotteria (biglietti in vendita fino a mezz’ora prima dell’estrazione con primo premio week end per 2 persone e 4 mega calze). La manifestazione si concluderà con uno spettacolo pirotecnico sullo splendido contesto della rocca. Durante l’intera giornata, in piazza Castello, sarà allestito un mercato di bancarelle in collaborazione con “Veneto a Tavola” (che proseguirà anche nella giornata di domenica 7 gennaio). 

Oltre alla partecipazione dei carri trainati dai figuranti in costume di Borgo Treviso, Borgo Mestre, Borgo Mirano e Borgo Camposampiero, la manifestazione sarà allietata dalla presenza del gruppo folcloristico della Pastoria di Borgo Furo, con una folta rappresentanza di pastori con baghe e zampogne e figuranti che rievocheranno i mestieri di una volta. Immancabili le befane che intratterranno i più piccoli in giochi e danze. Arriveranno per l’occasione anche i Pastori delle Dolomiti.

“Da alcuni anni abbiamo voluto caratterizzare sempre di più questo evento – spiega il presidente Enrico Scotton – come una festa delle famiglie, rendendo maggiormente protagonisti i bambini, nel giorno a loro dedicato. In questo modo teniamo viva una tradizione e cerchiamo di tramandarla alle future generazioni. Anche quest’anno, nonostante mille difficoltà, siamo riusciti a tener viva questa tradizione della nostra gente, ma confesso che è sempre più difficile, anche alla luce delle nuove normative sulla sicurezza che comportano ulteriori spese. Mi auguro davvero che la gente sia generosa e ci aiuti, oltre che con la partecipazione, anche economicamente”. 
 


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