Eventi

Presentazione del report Emergency "Accesso alle cure in Afghanistan: la voce degli afgani in 10 province"

Giovedì 13 aprile alle 18.00 Presso la sede di EMERGENCY VENEZIA (Giudecca 212) presentazione del report "
Accesso alle cure in Afghanistan: la voce degli afgani in 10 province"
con
Rossella Miccio (presidente di EMERGENCY)
Francesca Bocchini (Advocacy Manager for Humanitarian Affairs and Migration, EMERGENCY)
Hamed Ahmadi (fondatore Orient Experience)

Iniziativa realizzata nell’ambito della mostra "Afghana. Reportage dal centro di maternità di EMERGENCY nel Panshir"


Nel giugno 2022, EMERGENCY e CRIMEDIM hanno intrapreso uno studio per analizzare le principali barriere all’accesso alla salute in Afghanistan e come queste sono cambiate da agosto 2021. I dati sono stati raccolti negli ospedali e nelle cliniche di EMERGENCY presenti in 10 province, attraverso questionari a pazienti e accompagnatori, e interviste allo staff di EMERGENCY e ai direttori dei principali ospedali pubblici del Paese.

In Afghanistan, dove si stima che nel 2023 ci saranno 28,3 milioni di persone bisognose di aiuti umanitari, l’accesso alle cure per la popolazione è un percorso fatto di ostacoli e numerose barriere la cui origine risale a prima dell’agosto 2021. Curarsi è troppo costoso. Non ci sono ambulanze in caso di emergenza. Le strutture sono inadeguate, sprovviste di personale specializzato, macchinari, elettricità e acqua, soprattutto nelle zone rurali. Questa è l’eredità di 40 anni di guerra e di politiche inefficaci che hanno reso l’Afghanistan dipendente dagli aiuti internazionali e la sua popolazione estremamente vulnerabile.

“Dopo il ritiro delle forze internazionali e del cambio di governo dell’agosto 2021 le riserve dell’Afghanistan all’estero sono state congelate, le nuove autorità interdette dalla comunità internazionale e le delegazioni diplomatiche occidentali evacuate – dichiara Stefano Sozza, direttore del programma di EMERGENCY in Afghanistan –. Attraverso questo report abbiamo deciso di dare voce agli afgani affinché il Paese torni a essere in cima alle priorità dell’agenda della comunità internazionale.”

EMERGENCY lavora da sempre per la formazione dello staff locale con corsi di specializzazione nelle proprie strutture; al momento sono attivi programmi in chirurgia, anestesia e rianimazione, ginecologia e pediatria. In totale EMERGENCY sta formando 36 specializzandi.

Da agosto 2021, con la conclusione delle ostilità, si sono diversificati i bisogni sanitari degli afgani. I criteri di ammissione dei centri per vittime di guerra (in particolare nell’ospedale di Lashkar-gah) sono stati aperti anche al trauma civile che risulta essere tra i bisogni principali, insoddisfatti, dei pazienti.

Tuttavia, durante il 2022 EMERGENCY ha trattato nel suo Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul più di 13.700 pazienti, per un totale di oltre 2.700 ammissioni e oltre 5.000 operazioni chirurgiche. Queste ultime hanno riguardato per il 99% ferite da arma da fuoco, arma da taglio, da esplosione. Dati che testimoniano come nonostante la conclusione formale del conflitto si possa ancora parlare di “vittime di guerra e violenza”. Oltre 400 di queste sono stati bambini.


La presentazione del report è inserita nel contesto della mostra "Afghana. Reportage dal centro di maternità di EMERGENCY nel Panshir" con le foto di Laura Salvinelli. La mostra è visitabile mercoledì, giovedì e venerdì dalle 11 alle 16, fino al 29 aprile.

Per informazioni: infovenice@emergency.it 041-877931.


Si parla di