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"Il ritmo della vita", la Grande Guerra vista dagli occhi degli umili all'Avogaria

La Grande Guerra vista dagli occhi degli umili. Martedì 6 dicembre 2016 è di scena al Teatro a l’Avogaria di Venezia "Il ritmo della vita", scritto da Antonella Caniato per la regia di Filippo Maria Covre con Andrea Pietro Anselmi e Carolina Leporatti. Uno spettacolo che si  inserisce nel ciclo de “I Martedì dell’Avogaria”, rassegna che presenta a Venezia alcuni fra gli spettacoli più interessanti nel panorama  drammaturgico nazionale.
 
Ne “Il ritmo della vita” sono protagonisti due personaggi, evocati da un passato che ha fatto il presente: l’epoca  del primo conflitto mondiale. Entusiasmo, nobili ideali, ma anche sofferenza e dolore segnano una generazione che ha ereditato i valori del Risorgimento, ma che si interroga sul senso di una carneficina vissuta nelle trincee e nel lutto di tante vedove ed orfani. Il soldato Attilio e Emma, prostituta per necessità economica, ma anche per scelta, intessono un dialogo in cui tristezza e allegria sfumano una nell’altra, dove riferimenti storici precisi si mescolano a frammenti di esperienze personali sottolineate da canzoni celebri e motivi popolari.
 
Le fonti a cui  attinge il dialogo tra i due protagonisti sono documenti dell'epoca relativi alle condizioni fisiche e psicologiche dei soldati nelle trincee,
all'informazione e alla propaganda messa in atto dagli organi di potere , agli entusiasmi ed alle speranze di chi andava a morire per la patria, come il bersagliere Roberto. Attraverso quest'ultima figura l'autrice riflette la storia vera del suo nonno materno bellunese il cui atto di eroismo ha fruttato una medaglia che non ha però mai ripagato il dolore di chi ha lasciato.


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