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Serata per Gaston Salvatore, il drammaturgo che visse e amava Venezia

Scrittore cileno di origini italiane, Gaston Salvatore, drammaturgo e saggista in lingua tedesca ha vissuto a lungo a Venezia dove è morto a 75 anni nel dicembre 2015. Autore di drammi politici e storici tra i più originali della seconda metà del XX secolo, ha avuto il premio Kleist nel 1991. La sua opera più conosciuta, "Stalin", è stata rappresentata nei più importanti teatri del mondo e a due riprese anche in Italia. Ha collaborato con grandi registi come Peter Zadek, George Tabori e Michelangelo Antonioni. I suoi testi sono pubblicati in Italia da Einaudi, Lisi e Scheiwiller, in Germania da Suhrkamp, Hanser, Die Andere Bibliothek e Wallstein.

Per ricordarlo parleranno lo scrittore Hans Magnus Enzensberger, che condivise con Salvatore molte rilevanti avventure intellettuali e fondò con lui la rivista Trans-Atlantik, e il critico Alfonso Berardinelli che di Salvatore è stato anche editore in Italia. A seguire, l'attrice Barbara Sukowa e il poeta Riccardo Held leggeranno alcune pagine da testi dell'autore.

Un ciclo di suoi poemi è stato messo in musica dal compositore Hans Werner Henze e rappresentato nei teatri d'opera a Londra, Roma, Berlino e Washington. Personaggio di primo piano in Germania, Salvatore fu insieme a Rudi Dutschke alla guida del movimento studentesco nel Sessantotto a Berlino. Ha pubblicato saggi e articoli sul settimanale tedesco Stern e ha scritto a più riprese su Venezia. Era il nipote di Salvador Allende alla cui vicenda ha dedicato nel 2000 uno dei suoi drammi, il primo scritto in lingua spagnola.


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