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“La stecca prealpina”: piccoli racconti sulla montagna alla Scuola Grande dei Carmini

Il legame tra i veneziani e la montagna bellunese risale ai tempi della Serenissima, quando dai boschi del Cadore arrivavano all’arsenale i tronchi indispensabili all’industria navale. Un legame che ha spinto Giovanni Carraro, giornalista e scrittore, nato a Pieve di Cadore, terra del Tiziano, e residente a Conegliano, a presentare il suo ultimo racconto “La stecca prealpina” anche nella città lagunare, ospite della Scuola Grande dei Carmini.

L’evento si svolge sabato 29 agosto, con inizio alle ore 21. «Nei miei 53 piccoli racconti scritti al tempo della quarantena – sottolinea Carraro, grande appassionato di montagna – ci sono storie, aneddoti, luoghi sulla montagna veneta, in particolare sulla pedemontana trevigiana e bellunese, che raccontano della nostra terra profondamente segnata dalle vicende di Venezia».

A valorizzare ulteriormente l’incontro, ad ingresso libero, sarà la presenza di Fabio Vettori, illustratore autore del “Mondo delle formiche” che per l’occasione ha realizzato nella locandina un omaggio a Venezia. Durante la serata Vettori realizzerà alcuni disegni in diretta sul maxischermo, seguendo i racconti letti da Giovanni Carraro, mentre Venice Musicarmini eseguirà un accompagnamento musicale.

Info: musicarminivenezia@gmail.com; cell. 3516002384.

Parte del ricavato della vendita del libro sarà devoluto al fondo per la sanità istituto dalla Regione Veneto durante l’emergenza Covid.


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