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Venezia in bianco e nero nelle foto di Andrea Merola: presentazione di Venis Andergraun al Fondaco

Mercoledì 22 febbraio alle ore 18, al quarto piano del Fondaco dei Tedeschi, sarà presentato il libro fotografico di Andrea Merola "Venis Andergraun". Con l’autore converserà Luca Colferai, gran priore della Compagnia de Calza “I Antichi”;  l’incontro sarà animato dalla proiezione delle fotografie. Ingresso su prenotazione alla mail fondaco.culture@dfs.com

Cronista acuto, ironico e fotografo di grande tecnica e sensibilità, Andrea Merola racconta nel suo Venis Andergraun la Città degli anni ’80. Non si tratta certo di una rievocazione nostalgica, tutt’altro. Merola cerca negli eventi di quegli anni quelle che sono le radici dei mali che affliggono oggi Venezia e che molti lamentano rievocando “i bei tempi andati”. Il libro si apre e si chiude nel segno della festa: il Carnevale del 1980 ideato da Maurizio Scaparro – scomparso purtroppo proprio in questi giorni – e i luoghi del divertimento che animavano la Città. Tra i due estremi, le lotte per la casa e per i servizi in una Città che va impoverendosi e spopolandosi, le prime ondate del turismo di massa, le lotte politiche e sindacali. Infine, una strepitosa galleria di personaggi che al tempo popolavano o transitavano per Venezia.

Forse, l’unica nostalgia è per quello che poteva essere e non è stato. «Quando le orde di turisti distratti, effimeri visitatori, si ritirano in terraferma - scrive Merola nell’introduzione – i veneziani tornano in superficie, come un fiume carsico, si riprendono lo spazio fisico occupato da altri per gran parte del giorno. Tutto sommato, è quello che succede a tutte le comunità che abitano ancora nel nucleo antico di una città storica, salvo che Venezia è la più estesa città medievale arrivata al presente, per di più costruita sull’acqua. È lenta, incompatibile con l’isterico dinamismo moderno. Non si sa più cosa farsene di una città così fragile, ma superba nella propria unicità. Forse è questo il problema».


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