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Marzenego, accordo per valorizzare il paesaggio urbano e la qualità delle acque

Brugnaro: «Sarà il primo parco fluviale della città, con un’area di circa 23 ettari. Un impegno che dovrà essere portato avanti su tutti gli altri canali e fiumi che confluiscono sulla laguna per arrivare al progressivo disinquinamento»

Parco fluviale del Marzenego (archivio)

La giunta comunale nell'ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, ha approvato l’accordo di programma per la realizzazione del parco fluviale del Marzenego. Lo sviluppo del parco «consentirà di ricostruire il rapporto della città con il corso d’acqua che la attraversa realizzando un progetto che, oltre alle funzioni ecologiche e di miglioramento della qualità delle acque, dia a questo luogo una funzione ricreativa in un ricostruito ambiente naturale», dice De Martin. 

«L’amministrazione ha l’obiettivo di realizzare il parco fluviale come elemento caratterizzante del paesaggio urbano e della rete ecologica locale, valorizzando il tratto di fiume che attraversa il territorio e rendendolo parte di un sistema di infrastrutture verdi pubbliche che permettono una fruizione ricreativa dei luoghi che diventano parte della città oltre a svolgere una fondamentale funzione ecosistemica - spiega il sindaco Brugnaro - Sarà il primo parco fluviale della città, con un’area di circa 23 ettari. L’idea trova spunto dai primi indirizzi della pianificazione urbanistica comunale che ha posto l’attenzione su ambiti di rilevante valore naturalistico che, una volta valorizzati, possono costituire elementi “ritrovati” del paesaggio urbano. Vogliamo dimostrare che si può tutelare l'ambiente utilizzando i sistemi dell’ingegneria e della tecnica e anche con l’apporto dei privati. Si tratta di un impegno che dovrà essere portato avanti su tutti gli altri canali e fiumi che confluiscono sulla laguna di Venezia, per arrivare al suo progressivo disinquinamento».

La sfida è come realizzare una rete ecologica all’interno della città, continua il sindaco. Il parco fluviale si basa sull’idea di connessione ambientale su un territorio molto vasto, per questo sottoscrivono l'Accordo anche la Città Metropolitana di Venezia, il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e Veritas, i quali interverranno a vario titolo e per le proprie competenze con impegni ben delineati nel testo dell’accordo stesso. Non si può rimanere dentro a confini comunali, infatti, ma serve una pianificazione su larga scala, introducendo a livello urbanistico i concetti di salvaguardia del bene pubblico, di miglioramento della qualità dell’acqua e di riduzione del rischio idraulico, che sono tutti obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell'Onu».

Lo strumento dell’accordo di programma è fondamentale per il possibile coinvolgimento di privati  in quanto la legge regionale, che ne disciplina i contenuti, consente di acquisire le aree senza ricorrere alla procedura espropriativa, assegnando ai proprietari delle aree in cessione una adeguata capacità edificatoria, precisa De Martin. «Questa modalità permetterà di acquisire le aree sulle quali realizzare il progetto di parco senza ricorrere a espropri e quindi senza gravare sul bilancio comunale, dato atto che alcuni privati proprietari delle aree interessate dall’ambito del parco fluviale del Marzenego, hanno già presentato delle proposte di cessione all’amministrazione comunale».


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