Politica

Consiglio comunale: tutti respinti gli emendamenti. Tensioni con il sindaco

Oltre 10 ore di discussione, oggi si approva il Bilancio. Attesa per l'emendamento in Parlamento sui fondi al trasporto pubblico. Scontro sulle case, Brugnaro attacca: «Nessun alloggio sfitto». Le opposizioni «Cento solo contando quelli comunali»

Ca' Farsetti, Comune di Venezia

Oltre 10 ore di discussione in Consiglio comunale per l'approvazione del Bilancio lunedì, e oggi, martedì 21 dicembre, si replica. C'è attesa anche per l'emendamento in Parlamento che dovrebbe assegnare, grazie all'interessamento del ministro Renato Brunetta, 20 milioni all'anno al trasporto pubblico locale (la proposta era per 20 milioni da qui al 2026, ma è stata riformulata).

Decine gli emendamenti dell'opposizione respinti su casa e residenza, sociale, viabilità, cultura, sul contributo d'accesso alla città vecchia, per cui il Partito Democratico chiede di togliere i tornelli, invano. Un milione di euro per le case pubbliche di Venezia e un milione per Mestre è la proposta del consigliere Marco Gasparinetti (Terra e Acqua) che accende lo scontro con il sindaco Luigi Brugnaro. «Non ci sono case pubbliche sfitte da assegnare in centro storico - afferma il primo cittadino - Le abbiamo sistemate e assegnate attraverso bandi regolari, il consigliere non diffonda informazioni false». «In centro storico solo di case comunali quelle vuote sono un centinaio, senza contare quelle dell'Ater», replica l'opposizione compatta. Respinti anche gli emendamenti di Monica Sambo (capogruppo Pd) sui contributi ai proprietari, con bando di 2 mila euro all'anno, per incentivare l'affitto concordato a giovani e famiglie, e quello dell'esenzione Imu per il 2022 a chi dà in locazione a canone concordato a residenti. 

Confermata l'addizionale comunale all'Irpef, con 24 voti favorevoli e 11 contrari, con aliquota a 0,8 per cento ed esenzione per le persone con reddito non superiore a 10 mila euro. L'opposizione aveva chiesto di abbassarla a 0,6 con soglia di reddito a 15 mila. «È eticamente inaccettabile che si faccia pagare una tassa a chi ha un reddito di povertà. All'amministrazione comunale spetta il compito di sostenere le fasce più deboli e uno degli strumenti a sua disposizione è l'esonero fiscale», commenta il consigliere Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme!). Mentre sulla manutenzione della riva degli Armeni: «Non abbiamo chiesto maggiori stanziamenti, ma di anticipare i lavori perché sono diventati davvero urgenti. La giunta li aveva messi in programma per il 2024, per noi invece vanno eseguiti al più presto, perché i marmi si stanno letteralmente staccando. Rimettere a posto l'accesso a Ca' Zenobio ci sembra un doveroso segnale di attenzione per la Comunità armena». Provvedimento che non raggiunge i voti per l'approvazione, come la proposta di prevedere maggiori stanziamenti al Centro maree per assunzioni e apparecchiature, e quella a favore di un sistema di allerta in caso di malfunzionamento del Mose. «Bisogna agire nell'ottica della prevenzione del rischio, non possiamo rischiare di trovarci impreparati», dice Martini, ma il parere della giunta è contrario.

Un fondo di 500 mila euro per la Cultura e le attività che hanno risentito della pandemia è tra le proposte del consigliere Paolo Ticozzi (Pd). Non trova riscontro: «Il supporto alle iniziative delle associazioni non è mai mancato dal Comune, attraverso agevolazioni e concessioni di spazi», risponde l'assessore Paola Mar. Sul sociale il Partito Democratico propone uno stanziamento di 20 mila euro per misure a supporto della riduzione del danno e come prevenzione all'abuso di sostanze stupefacenti. «I dati della polizia locale parlano chiaro, nella maggior parte dei casi non sono persone del posto a essere coinvolte nelle morti per overdose - argomenta il consigliere Alessio De Rossi (capogruppo Lista Fucsia) - se lo scopo della richiesta del Pd è ottenere visibilità sui giornali dicendo che la maggioranza ha respinto l'emendamento, diciamo che così non è. Chi pensa di salvare il mondo con 20 mila euro, sbaglia». «Irrispettoso distinguere tra persone del posto o meno - ribatte il consigliere Emanuele Rosteghin (Pd) - Si tratta di ammettere che c'è un problema se Mestre continua a essere capitale dello spaccio». Gli interventi messi in campo negli ultimi anni sono «complessi e interconnessi - sostiene l'assessore Simone Venturini -. I 20 mila euro sono un atto ideologico, se i servizi sociali attivi nell'ambito intercettano una necessità non è certo l'assessore al Bilancio Michele Zuin a lesinare, ma l'emendamento così non ha senso. Il Comune su questo tema è intervenuto con strumenti sempre più complessi. Invito l'opposizione a ritirare l'emendamento», che invece viene votato e respinto a maggioranza.

Numerosi gli emendamenti del consigliere Alessandro Baglioni (Pd) in tema di viabilità (marciapiedi, attraversamenti pedonali, ciclopedonali). Tra questi il parcheggio del distretto sanitario di Favaro, che l'assessore Zuin riceve al momento come «segnalazione» per eventuali programmazioni. In tema ambientale riemerge il problema dell'inquinamento da polveri sottili e il tema del coinvolgimento dei residenti, attraverso le municipalità, nelle programmazioni di taglio arbusti o piantumazioni. «C'è uno scambio continuo e puntuale fra l'amministrazione e i cittadini attraverso una piattaforma in cui recepiamo le problematiche del territorio e diamo risposte», dice l'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin.


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