Politica

Rapine in casa, Zaccariotto: "Allarme sicurezza, servono nuovi strumenti"

La titolare di Ca' Corner appoggia la richiesta dei sindaci della Riviera di un incontro in prefettura. Il comandante provinciale dei carabinieri Cataldo: "Numeri uguali agli anni passati"

Ha colpito, e molto, la violenta rapina perpetrata nella notte tra lunedì e martedì a Oriago di Mira. Madre e figlio picchiati selvaggiamente da tre banditi incappucciati in cerca della cassaforte. Ha colpito i cittadini, che ora si sentono meno sicuri, e ha colpito anche le istituzioni. In primis i sindaci del Veneziano e la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, che stamattina chiede "interventi ad alto livello". Ma oltre all'onda emotiva, comprensibile, è utile in questi casi rifugiarsi nei numeri, per capire se ci si trova di fronte a una recrudescenza del crimine o meno.

Secondo il comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Cataldo i numeri delle rapine in casa sarebbero negli standard degli anni passati. Ma la violenza rimane. I sindaci della Riviera del Brenta, oggi impegnati in conferenza, chiedono un vertice in Prefettura per fare il punto della situazione.

A loro si accoda anche la presidente Zaccariotto: "Il problema delle rapine è diventato molto serio - spiega - Questi episodi spaventano perché si stanno diffondendo a macchia d’olio nel nostro territorio, e i cittadini non si sentono sufficientemente al sicuro. La scorsa settimana abbiamo registrato un fatto analogo a San Donà di Piave, dove sono sindaco. Un gioielliere è stato rapinato in negozio dopo essere stato legato, imbavagliato e picchiato". Quindi la richiesta: "Le forze dell’ordine mettono tutto il proprio impegno - spiega la titolare di Ca' Corner - ma forse oggi in una situazione di crisi e di emergenza sociale  non è sufficiente, perché non hanno mezzi e strumenti idonei per punire in modo esemplare i delinquenti, i quali all’indomani di crimini efferati, e dopo il passaggio in tribunale, vengono purtroppo lasciati liberi".

Secondo la presidente della Provincia "tutte le istituzioni dovrebbero fare squadra, coinvolgendo il prefetto e la Commissione per la sicurezza, per affrontare il problema non relativamente alle singole realtà dove i fatti avvengono, ma in modo coordinato, su tutto il territorio, che  registra episodi sempre più gravi di criminalità. Si torna a registrare unìemergenza sicurezza, che purtroppo sembra non essere una priorità di questo governo".


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