Politica

Salve le botteghe storiche di San Marco: c'è la proroga delle concessioni

Approvato alla Camera l'emendamento al decreto Milleproroghe che le mantiene fino al 31 dicembre 2021

Caffè Florian piazza San Marco, archivio

Approvato alla Camera l'emendamento al decreto Milleproroghe a tutela delle botteghe storiche di piazza San Marco a Venezia, a firma del deputato Pd Nicola Pellicani. La norma approvata prevede la proroga fino al 31 dicembre 2021 della durata delle concessioni e delle locazioni rilasciate o rinnovate nella città di Venezia. «Da qui a fine 2021 bisogna lavorare per modificare il decreto del Presidente della Repubblica in modo da prevedere il rinnovo diretto delle concessioni e scongiurare la messa all’asta delle concessioni demaniali», commenta Pellicani.

Le attività

Attività come le gioiellerie Nardi e Giordan, i merletti Martinuzzi, il vetro di Salviati, il caffè Florian, la pelletteria Longchamp, la galleria d'arte Ravagnan, la gioielleria Giordan e altre, magari solo parzialmente in concessione, sono spesso imprese a origine famigliare, e al loro interno arredi e superfici hanno un pregio e un valore museale intrinseco, non quantificabile. Ma una direttiva dell'Ue prevede che i beni demaniali debbano essere messi all'asta per attribuirne la nuova concessione, una volta scaduta la precedente. Così, molti di questi storici esercizi, erano a rischio di scomparsa. Al momento, e fino a fine 2021, non accadrà grazie all'emendamento di oggi, giovedì 13 febbraio.

Il testo

«Al fine di tutelare l'occupazione e il reddito delle imprese colpite dagli eventi meteorologici calamitosi del 12 novembre scorso, a causa dei quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con delibera del Consiglio dei ministri del 14 novembre 2019, la durata delle concessioni e delle locazioni, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 13 settembre 2005, vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, e in scadenza entro il 31 dicembre 2020, è prorogata fino al 31 dicembre 2021. L'autorità competente comunica ai concessionari e ai conduttori il canone da corrispondere sino al termine del periodo di proroga».


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