Politica

Scavo del canale Vittorio Emanuele, Sambo: «Basta violentare la laguna e il suo equilibrio»

La capogruppo: «Deve passare dalla Via, non è un dragaggio. La città merita scelte all’altezza dei tempi: sia capitale mondiale di un futuro sostenibile, della lotta ai cambiamenti climatici, delle scelte ecologiche»

Monica Sambo, capogruppo Pd in Consiglio comunale

«Nel Documento unico di programmazione allegato al prossimo bilancio del Comune di Venezia è previsto lo scavo del canale Vittorio Emanuele e la realizzazione di nuovi approdi sul canale nord lato nord. Lo diciamo da tempo, nuovi scavi non sono ammissibili ed è assurdo che si pensi ancora di violentare in questo modo la laguna e il suo delicato equilibrio», così la capogruppo del Partito Democratico Monica Sambo.

«Lo scavo del Vittorio Emanuele deve passare alla Via (Valutazione impatto ambientale) - afferma - Non si tratta di un dragaggio e risulta che nuovi scavi siano stati esclusi dal governo, perciò l'amministrazione di questa città dovrebbe mettersi d'accordo con gli alleati - continua Sambo - Scavando si penalizza non solo la nostra laguna ma anche i lavoratori che attendono da mesi risposte serie che includano la salvaguardia di un equilibrio così delicato. Si continua a fare propaganda proponendo Venezia come capitale mondiale della sostenibilità, ma nel modo di agire chi amministra va esattamente nel senso opposto. Venezia deve essere simbolo in Italia e nel mondo di un futuro sostenibile, della lotta ai cambiamenti climatici, delle scelte ecologiche, ma attualmente è simbolo dell'inquinamento e del consumo di suolo. La città, i suoi lavoratori, la sua laguna si meritano scelte all’altezza dei tempi che viviamo: ne va anche della credibilità internazionale del nostro Paese. Non siamo il partito del "No", ma non siamo nemmeno un partito senza idee chiare e principi saldi: siamo dalla parte della difesa di Venezia e in questo caso bisogna avere il coraggio di dire No».


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