Segnalazioni

"Alle Zattere vogliono chiudere la biblioteca"

Riceviamo e pubblichiamo: "Lunedì scorso è arrivata a tutti gli studenti di Ca’ Foscari una mail dal Rettore Michele Bugliesi nella quale si vanta una politica di ateneo “a sostegno dei servizi agli studenti”, secondo le sue esatte parole. Per fare ciò a Ca' Foscari hanno pensato bene di attaccare i servizi agli studenti della biblioteca CFZ, sita in Fondamenta delle Zattere, programmando l’eliminazione del servizio di consultazione e consulenza bibliografica. Hanno quindi deciso di rendere la nostra biblioteca una mera aula studio, senza alcun servizio ad eccezione della portineria e del bar. I libri presenti nella biblioteca, ora consultabili e prestabili, rimarranno abbandonati a sé stessi, senza che gli studenti abbiano la possibilità di richiederli in prestito. Verranno a mancare inoltre i servizi di assistenza al materiale come i fotocopiatori, la ricollocazione dei libri, l’erogazione delle nuove tessere bibliotecarie, etc. All’interno dei locali, dove la consultazione, la consulenza bibliografica e il prestito sono resi possibili, vi è anche l’ufficio che si occupa del Fondo Storico dell’Università Ca’ Foscari (che comprende libri antichi e documenti d'archivio della storia di questa Università). Questo ufficio, che permette a decine e decine di studenti, professori e studiosi di tutto il mondo di poter eseguire ricerche all’interno del meraviglioso e antico archivio della nostra Università, verrà anch’esso smantellato. Tutto il personale adibito a questi servizi verrà diviso nelle diverse sedi della nostra Università, rendendo perciò impossibile l'uso del Fondo Storico dell’Università Ca’ Foscari e del servizio bibliotecario nella biblioteca CFZ. Tutto questo, secondo il nostro rettore, è volto “a sostegno dei servizi agli studenti”: negli spazi ora adibiti a questi servizi importanti ed essenziali in un’università di alto livello qual è Ca’ Foscari si andranno ad insediare le associazioni studentesche riconosciute e iscritte all’albo (secondo rigidi principi di scelta). In uno spazio grande quanto il cortile esterno della biblioteca CFZ si dovranno turnare queste associazioni, condividendo uno spazio a dir poco misero. Ricordiamo che tutto questo, secondo il nostro rettore, è “a sostegno dei servizi agli studenti”. Il rettore spiega come questo nuovo (e piccolo) spazio sia destinato inoltre anche alle liste studentesche che occupano Ca’ Bembo, in modo che quest’ultima possa essere sgomberata dall’occupazione studentesca. Con la sottovalutazione dell’importanza dei libri, dei documenti e, in definitiva, della nostra storia, assistiamo all’azione di un’università che in quanto tale dovrebbe conservare suddetto patrimonio, in nome della sua protezione, ma anche della sua valorizzazione e diffusione, e che invece opera in modo che questi beni diventino inaccessibili e non fruibili. Questo grande cambiamento avverrà proprio nell’anno in cui la nostra Università compie 150 anni, anni di cui abbiamo traccia e che possiamo studiare, analizzare e festeggiare grazie al patrimonio storico, bibliografico e archivistico che fa parte del Fondo Storico della nostra Università, che a breve sarà quindi inaccessibile. Ottenere una stanza per le associazioni studentesche vale quanto la perdita di un servizio bibliotecario rivolto a tutti gli studenti e alla cittadinanza di Venezia? Vale quanto la cancellazione della possibilità di accesso alla consultazione del nostro Fondo Storico, tra i più antichi e importanti d’Italia e d’Europa?".