Mestre

"Dacci i soldi o ti picchiamo": rapinata nel sottopasso, i tre colpevoli denunciati

L'aggressione alle 24 tra venerdì e sabato nel passaggio ciclopedonale che collega via Dante a Mestre a via Rizzardi a Marghera. Bottino esiguo. Gli autori sono stati identificati

Hanno aspettato il momento giusto, quando tutt'intorno non c'era anima viva. Poi l'hanno aggredita, minacciando di picchiarla se non avesse consegnato tutti i soldi che aveva. Ennesima rapina in un sottopasso ferroviario in città, dopo quella di qualche giorno fa che aveva visto protagonista una giovane sbucata dalla zona della stazione in via Ulloa a Marghera. Questa volta la vittima è sempre una giovane donna di origini dell'Est Europa che verso la mezzanotte tra venerdì e sabato aveva deciso di percorrere il sottopasso ciclopedonale che collega via Dante a Mestre a via Rizzardi a Marghera.

Sul versante della città giardino, però, la sventurata è stata avvicinata da un trio di delinquenti. Due di colore e una ragazza. Quest'ultima sarebbe di nazionalità italiana, gli altri sono extracomunitari. Il trio ha bloccato la vittima di turno: "Dacci i soldi, altrimenti ti facciamo male", il tono delle minacce era più o meno questo. La ragazza non ha potuto far altro che acconsentire, consegnando il portafoglio senza battere ciglio. A quel punto i ladri hanno fatto dietrofront e se ne sono andati con il bottino. Si tratta di un gruzzolo molto esiguo, nell'ordine di non più di qualche decina di euro. In questo caso il gioco non è valso la candela, visto che poco dopo i tre sono stati tutti identificati e denunciati dalla polizia ferroviaria, che ha materialmente raccolto la denuncia della derubata.

E' possibile che i rapinatori siano stati immortalati da qualche telecamera di sorveglianza della zona e in ogni caso sarebbero stati riconosciuti senza ombra di dubbio dalla donna aggredita. Non il primo episodio criminale di questo tipo nella zona della stazione ferroviaria di Mestre, in giorni in cui Rfi ha predisposto più stringenti misure di sicurezza in terraferma e a Venezia Santa Lucia per permettere l'accesso ai binari solo a coloro che detengono il biglietto di viaggio. In questo modo si intendono allontanare questuanti, portabagagli abusivi e delinquenti. 


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