Mestre

Rapina armata di giorno a Mestre alla banca Credem di viale Ancona

Il colpo pochi minuti dopo le 12 di giovedì alla filiale del Credito Emiliano. Banditi col volto travisato da felpe e occhiali armati di pistola e taglierino

Era da tempo che non si registravano rapine in banca. E' successo, purtroppo. In pieno centro a Mestre. Alla filiale Credem (Credito Emiliano) di viale Ancona. A un certo punto due banditi sono riusciti a entrare nell'istituto bancario minacciando i dipendenti e i clienti che loro malgrado si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Momenti di terrore per loro, alle prese con i modi di certo poco "concilianti" dei delinquenti, i quali avevano il volto nascosto da occhiali da sole e dai cappucci delle felpe tirati su.

Il bottino a quanto pare sarebbe abbastanza ingente, di circa seimila euro. La coppia di criminali, con un componente armato di taglierino e l'altro di pistola (ancora da capire se fosse vera o finta), dopo pochi minuti sarebbe scappata a piedi dalla filiale salendo con ogni probabilità (e a rigor di logica) a bordo di un'auto con al volante un complice. Il classico "palo". Dopodiché deve essere bastato pigiare il piede sull'acceleratore per far perdere le proprie tracce. I presenti raccontano di averli osservati correre via a gambe levate, ma anche di averli persi di vista quasi subito. Sul posto all'inizio quattro volanti della polizia, tra questura e commissariato. Poi mano a mano si sono "staccate" per pattugliare la zona.

Gli agenti hanno raccolto le testimonianze dei dipendenti che si sono trovati davanti agli occhi i criminali, dall'accento locale. Due di loro sono rimasti prigionieri del caveau, mentre un terzo vista la malparata sarebbe riuscito a scappare chiudendosi in ufficio. Lanciando l'allarme alle forze dell'ordine. Le ricerche non avrebbero avuto esito, ma è probabile che sia stata organizzata la classica "staffetta": nelle vicinanze di solito i rapinatori predispongono un'auto "pulita", lasciando quella utilizzata per il colpo il prima possibile. In modo poi da poter fuggire evitando posti di blocco e controlli. "E' durato tutto pochi istanti - dichiarano i testimoni - poi come sono entrati in un baleno sono anche usciti"

IL LUOGO DELLA RAPINA


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